27 gennaio 2007

La base di Vicenza

Beppe Grillo in solidarietà ai cittadini di Vicenza. Il video

Per i collegamenti a 56K trovate il file da scaricare sul sito www.beppegrillo.it
(Vicenza.mov 752KB)

6 commenti:

Lupo Grigio ha detto...

la situazione e' molto controversa....credo che Grillo abbia ragione comunque....se gli amerikani vogliono avere basi sul ns territorio nn devono assolutamente permettersi di tenerci ordigni nucleari o biologici o chimici.
Gia' tenere Aerei da guerra nn sarebbe sua madre buona.....se poi a questo aggiungiamo armi particolari nn sono d'accordo

Nicoletta ha detto...

Ho qualche difficoltà a schierarmi con determinazione con il fronte del NO, conosco vicentini che con la presenza degli americani "ci vivono"... non credo che il nocciolo della questione sia tanto: "la base sì - la base no" quanto il diritto dei cittadini ad una informazione ufficiale, corretta e attendibile.
Vorrei ricevere spiegazioni e notizie attendibili dalle autorità competenti del mio paese...ma dato che questa è mera utopia (vedi Ustica)devo accontentarmi delle parole di un comico.

Anonimo ha detto...

ti dò una informazione che, se non la sai già, ti farà restare a bocca aperta (come è capitato a me, d'altronde) :
ho sempre pensato che gli americani pagano l'affitto delle basi allo Stato italiano. Falso. Completamente. La verità è contenuta nel "2004 Statistical Compendium on Allied Contributions to the Common Defense", ultimo rapporto ufficiale reso noto dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Alla pagina "B-10" c'è la scheda che ci riguarda: vi si legge che il contributo annuale alla "difesa comune" versato dall'Italia agli Usa per le "spese di stazionamento" delle forze armate americane è pari a 366 milioni di dollari. Tre milioni, spiega il documento ufficiale, sono versati cash, mentre gli altri 363 milioni arrivano da una serie di facilitazioni che l'Italia concede all'alleato: si tratta (pagina II-5) di «affitti gratuiti, riduzioni fiscali varie e costi dei servizi ridotti». Ciò che le imprese del Nord-Est e del Meridione domandano da anni a Roma senza ottenerlo, gli Usa lo incassano in silenzio già da molti anni. È come se il padrone di casa, oltre a dare alloggio all'inquilino, gli girasse anche dei soldi. Nel caso delle basi americane, il 41 per cento dei costi totali di stazionamento sono a carico del governo italiano: il dato è riportato alla pagina B-10. Alla tabella di pagina E-4 sono invece messi a confronto gli alleati: più dell'Italia pagano solo Giappone e Germania, mentre persino la fidata Gran Bretagna è dopo di noi, si è limitata - nel 2004 - a contribuire con 238 milioni di dollari.

Una sorpresa la si ha mettendo a confronto i dati del 1999 e del 2004: si scopre che il Governo Berlusconi ha incrementato i pagamenti agli Usa, passando dal 37 per cento al 41 per cento dei costi totali sostenuti dalle forze armate ospiti.

Cosa ne dici? Io non ero contrario alla base, ma ora, cosa devo pensare? Come minimo, dovrebbero pagarci loro a noi,, giusto ?

Nicoletta ha detto...

Questa poi..non la sapevo!!
Allora se se ne vanno non ci rimettiamo anzi...ci guadagnamo!
Com'è che nei nostri TG c'è spazio per le cretinate del grande fratello e non si spende una parola per divulgare queste informazioni??

Anonimo ha detto...

esattamente quello che ho pensato anch'io...
se mancasse internet in questo paese mancherebbe la libertà (anche le radio, io questa notizia l'ho sentita su radio radicale)

Anonimo ha detto...

mi no me meravejo pi de gnent.
El stato Italia da quando chel ga deciso ea anexion del Veneto co un referendum (plebiscito) trufaldin nel 1866 el ne ga sempre considerà sotosviupai, ignoranti, xenta da moldar.
El ga impiantà guere contro i so stesi amìsi e aleai (15/18), el ga per quea del 45 anca se dopo no se ga capio pi gnent e ea storia ea xe tuta da scrivar. Dopo ea seconda guera xe restà i mericani coe forxe dea nato, (quea dea stea co 4 ponte) che ga permetù aea Italia de no 'ndar soto l'egemonia sovietica e esar de quà dea "cortina de fero". Aeora ga cominsià a esar fate e "basi nato" onde che i mericani fava quel che i voeva co ea compiacensa dei nostri governanti. In Grapa e sul Forcelletto ghi non avù na bona testimonianza e in quel periodo se parlava de "guera freda". In tel nostro Veneto ghin jera pi de una base logistica cosidete mericane e a Vicenza ghi ne restà una de grosa e importante.
Ea question secondo mi no ea xe ligada a chi che ne governa, parchè che i sipia de dreta o de xanca sempre italiani i xe e sempre co ea nato i ga da tratar.
Ea question dea base de Vicenza ea vien zugada no in tel Veneto ma a roma, onde ghe xe "la grande inteligenzia" e noaltri no son paroni gnanca a casa nostra parchè secondo mi son invasi no sol dae stee a stisie ma soratut dai tricoor che ne ga fat desmentegar e nostre origini e i continua ancora de pi ades a tegnirne sotomesi a un stato che secondo mi el xe ostie contro de noaltri e che el sevita a molderne cofà dee vache da late e par noaltri poentoni i decide sempre i altri.
Se fusimo paroni a casa nostra se podaria dir "no pasa lo straniero" invexe semo noaltri stanieri in te ea nostra patria veneta