19 dicembre 2006

Un faro tricolore sul Monte Grappa

"Un faro sul Monte Grappa. Per irradiare di notte fasci di luce tricolore. Un messaggio di unità nazionale al mondo intero: visibile dalle navi in Adriatico, sui cieli del Triveneto e dall'intera pianura padana" Il gazzettino
Vista così la recente proposta di Giancarlo Gentilini, prosindaco di Treviso, può sembrare azzardata. Sicuramente provocherà pesanti proteste da parte degli ambientalisti che avanzeranno perplessità per questioni di impatto ambientale ed inquinamento luminoso.
Io sono grata al vicesindaco di Treviso per aver lanciato questa iniziativa.
Non sono impazzita,...non ancora. Mi spiego:
Ci lamentiamo spesso per la carenza di infrastrutture nel nostro territorio (arterie stradali, internet, poli di aggregazione) ed il disagio che viviamo è reale e pesa indistintamente sulle spalle di ognuno di noi. Ma c'è di peggio: forse non tutti sanno che il Monte Grappa ancora non è servito da energia elettrica ed il fatto che la zona non sia densamente popolata non rende certamente meno pesante il problema a chi lo deve quotidianamente affrontare. Sto parlando di quelle persone speciali che con sacrificio ed ostinazione hanno mantenuto nel tempo un rapporto di simbiosi con questo territorio montano. La passione che dedicano al loro lavoro mantiene vivo il Monte Grappa.
A volte il fine giustifica i mezzi.
Se questo progetto implica l'elettrificazione di Cima Grappa
VOGLIO UN FARO GRANDE GRANDE, TRICOLORE E ABBAGLIANTE.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"Visto che mancano ancora poco più di otto anni alla celebrazione del sacro centenario, Gentilini chiede di far intervenire l'Esercito per portare una linea elettrica alla sommità del Monte Grappa - Zona Sacra affidata alle competenze di Onorcaduti."
Se la cosa fosse approvata (e chiarisco che io sono contrarissimo) ci troveremmo dopo la beffa di una linea elettrica portata a Cima Grappa "escusivamente" x alimentare solo questo obrobrio di faro, xchè l'esercito non ha le competenze e mezzi x elettrificare l'intera zona del Grappa, come solo l'ENEL può fare.
A parte questo, io, tu e tanti altri abitiamo sotto il Grappa: sai che bello, di notte, alzare gli occhi e vedere che hanno aperto una discoteca anche lì?
"Reykjavik, si spengono le luci per guardare le stelle":
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/09_Settembre/28/islanda.shtml

Anonimo ha detto...

Gentiini sta casada qua el podeva sparagnarsea. 1° parchè ea corente eletrica ea rivara eo steso visto che ghe xe xa i scei e anca el progeto, fermo in provincia a Treviso a causa de qualche intrigante de masa che rompe i c....;
2° El Grapa no ga bisogn de deventar na discoteca, anzi sarie meio che chi che ghe va el sapia ben onde cle xe, cioè na tera "sacra" no sol per ea naxion italica ma par tut el Veneto che el ga voest so sta cima na Madona a protexion dee genti Venete;
3° Se proprio el Sior Gentiini el voese far calcosa, el podaria indegnarse parchè el stato talian el cave chea schifesa dea base miitar;
4° Gentiini quando chel parla par ju nol sa che tanti eo individua cofà el leghista n. 1 e go vist in altri forum parlar mal no sol de ju ma parchè par che ea sia na proposta de on partito e questo sensa entrar nel merito ea xe naltra caxada;
Xerto xe che i detratori no ghe par vera de parlar mal dei altri, ma in te sto caso i ga rason.

Nicoletta ha detto...

Naturalmente la mia era una provocazione, spero lo fosse anche l'idea di Gentilini. Ho voluto approfittare della "notizia" per sottolineare che il progetto di elettrificazione del Grappa (il primo stralcio, che prevedeva il servizio fino a Baita Camol, è gia stato completato) merita l'attenzione ed il sostegno di tutti coloro che nutrono rispetto per questi luoghi.