03 luglio 2007

Liberalizzazione energia elettrica


La liberalizzazione scattata il primo luglio ha deluso le attese dei piccoli consumatori. Quantomeno di quei consumatori che avevano recepito i recenti titoli apparsi su varie testate giornalistiche (rivoluzione energetica - big bang del mercato energetico - libera competizione tra i distributori di energia elettrica) come una imminente e reale possibilità di reperire sul mercato energia elettrica a prezzi scontati.
Con le normative d'urgenza recentemente varate dal governo per soddisfare le direttive europee il passaggio al nuovo sistema tariffario non dovrebbe appesantire le bollette delle famiglie italiane. Non è cambiato nulla e non cambierà quasi nulla per i prossimi sei mesi. Durante questa fase di transito le istituzioni avranno modo di delineare le nuove regole (soprattutto quelle che tutelano i soggetti più deboli) mentre i fornitori avranno il tempo necessario per prepararsi alla competizione.
Nel frattempo si fa strada l'idea che, l'effetto maggiormente auspicato dai consumatori italiani: "la discesa dei prezzi" non si verificherà finchè l'energia disponibile continuerà ad essere inferiore alla quantità di energia richiesta e continuerà ad essere importata da altri paesi a tariffe che, nella migliore delle ipotesi non consentono ai distributori margini di sconto quando non spingono gli analisti di mercato a paventare la possibilità che i prezzi al consumo siano destinati a lievitare.

Per il momento questa ipotesi è scongiurata grazie al blocco delle tariffe stabilito dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas ma ho qualche difficoltà ad immaginare un roseo futuro per i consumatori italiani.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"liberalizzare" vuol dire creare una libera concorrenza tra più fornitori di un bene o di un servizio a beneficio economico dei consumatori.
E' più vantaggioso fare benzina al distributore X rispetto alla Y? Io consumatore attento acquisto il carburante dove ho il maggior risparmio. Questo è quello che accade nel resto dei paesi UE ma in Italia la nostra amata e CARA Italia no! Le aziende ex monopoliste si accordano con le nuove per evitare di ridurre i prezzi, vi ricordate le polizze RCA? Abbiamo l'energia elettrica più cara d'Europa, la benzina più cara d'Europa, le retribuzioni e le pensioni più BASSE d'Europa.
Certamente qualcuno avrà dei benefici con la liberalizzazione dell'energia, probabilmente le grandi imprese del paese, ma state sicuri, noi piccoli consumatori non avvertiremo nessuna variazione nella boletta.

Lupo Grigio ha detto...

buttiamo tutti sul fotovoltaico...e cominciamo a vendre la corrente all'enel!!!!